Uxmal - Mayapan - Merida

18 agosto giovedì: mangiamo biscottini, prepariamo il caffè in camera e alle 8:00 in punto siamo in biglietteria (per finire la visita alle 10:30).

Poco dopo entrati ci si presenta innanzi l’imponente Piramide dell’Indovino (30 metri di altezza), sulla quale purtroppo non si può più salire. La leggenda narra che tale piramide fu costruita da un nano in una sola notte e per questo divenne il re di Uxmal. Dietro ad essa si trova il Quadrilatero delle Monache, chiamato così dagli spagnoli perché sembrava un convento, dove ci soffermiamo ad osservare i cornicioni raffiguranti il serpente di Uxmal. Passiamo poi attraverso l’ampio campo del gioco della Pelota per salire sul ripido pendio che porta al bellissimo Palazzo del governatore. Lì vediamo anche la casa delle tartarughe e la Grande Piramide, purtroppo mai terminata. Più avanti esploriamo il Gruppo del cimitero, la casa della vecchia ed il tempio dei falli, anche se non sono esattamente vicini al resto.

Il caldo, come pure i mosquitos, si fa via più opprimente man mano che scorrono le ore. Torniamo in hotel e dopo una doccia rinfrescante torniamo all’ingresso di Uxmal, fino al bar-ristorante dove ci rifocilliamo con un buon brunch a base di club sandwich e quesadilla, osservando i pullmoni che arrivano, solo a quest'ora, copiosi scaricando turisti che a malavoglia abbandonano l’aria condizionata del mezzo per scendere nella canicola della tarda mattinata e visitare il sito.

La nostra meta successiva è Merida, dopo 78 km lungo l’autostrada 261. Attraversiamo Ticul e lo Ste, incuriosito da una buona recensione della ‘Lonely Planet’, vuole andare a visitare il sito di Mayapan, a 43 km da Merida. La deviazione dal programma originale non è molto lunga, però la strada risulta essere un poco complicata: dopo aver girato un po’ per le stradine di Ticul cerchiamo di imboccare la strada che passa dal paesino di Mama....; dopo un po’ vedo un’indicazione propizia e dico allo Ste di prendere a destra, peccato che dopo un quarto d’ora arriviamo al paesino di Mani e non Mama.... Da un veloce consulto con la cartina mi accorgo che abbiamo imboccato la strada sbagliata.... Rientriamo a Ticul, e la deviazione successiva ci porta in una carrareccia che va via via restringendosi.... No way!!.... Ritorniamo ancora a Ticul e lì troviamo due poliziotti a cui chiedere indicazioni. Ci danno le coordinate magiche C24 e Y13 che è esattamente l’incrocio che dobbiamo imboccare per uscire da questo piccolo ma labirintico paese!

Un po’ accaldati finalmente arriviamo al sito di Mayapan, l’ultima grande città Maya del XIII sec. Siamo l’unica macchina presente nel parcheggio. Paghiamo 24 MX$ (2 eur) a testa ed andiamo in esplorazione. Il sito è oltre le nostre aspettative: l’area archeologica è molto curata e presenta alcuni affreschi ancora intatti. Saliamo sulla grande piramide parzialmente restaurata. Non è altissima ma molto ripida ( ...e noi dobbiamo fare training per Chichen Itza, che ci hanno detto essere da vertigini!). Da sopra la piramide si gode una bellissima vista, ci siamo solo noi e qualche giardiniere che fa manutenzione del prato erboso! Una volta scesi vediamo un ammasso di pietre numerate; sembra pazzesco che questa pietraia possa essere stata analizzata e classificata da poter risalire esattamente all’ubicazione originale di ogni singola pietra!

Dopo aver gironzolato ancora un po’ per il sito usciamo soddisfatti mentre altre due persone, le prime dopo di noi (!), stanno entrando!

 

Ora possiamo dirigerci a Merida, la città bianca, così chiamata per le sue numerose ville coloniali.

Entriamo nell’hinterland della città e capiamo che non avremo a che fare con una piccola cittadina.... Effettivamente 600.000 abitanti sono parecchi, se si pensa che Cancun ne fa 'solo' 400.000...! Alle 16:00 siamo al nostro hotel Colonial, a pochi passi dalla piazza principale, la Plaza Mayor. E, tanto per cambiare, c’è un caldo infernale....

Aria condizionata della stanza al massimo, docciona, e si esce in esplorazione. Il caldo è ‘feroce’ anche di sera. Ceniamo con burrito e sopa di lime vicino al nostro hotel e poi lo Ste si compera di sua iniziativa una bella huipiles, cioè una camicia messicana bianca e nera a 200 Mx$. Rimango allibita perché in Italia devo puntargli una pistola contro per obbligarlo a prendersi qualche cosa da vestire e qui.... chissà se la indosserà mai quando torneremo a casa....

www.hotelcolonial.com.mx

Hotel Colonial eur 18,00/notte/persona