Palenque e Campeche

16 agosto martedì: Visita al sito di Palenque e tappone da 360 km da Palenque verso Campeche.

Alle sette siamo in piedi, io con una voragine al posto dello stomaco e lo Ste fortunatamente ripristinato al 100 % e attivo come un grillo! Alle otto in punto siamo già al sito in fila alla cassa, e mentre lo Ste acquista i biglietti al prezzo di 38 MX$ a testa, io acquisto in un banchetto vicino all’entrata un buonissimo pan dulce (tipo una nostra brioche) e qualche bibita: è la nostra colazione, visto che dopo l’esperienza serale con la ‘bellissima’ città di Palenque non vogliamo saperne di tornare nelle sue incasinate viuzze a cercare un posto per mangiare.

Il sito è bellissimo, vasto e ben curato circondato da alberi. Sul Tempio delle Iscrizioni purtroppo non si può più salire per entrare nella cripta dove sono stati rinvenuti i resti funerari di Pakal, il re che portò Palenque al massimo splendore. Visitiamo così il gruppo della Croce, la Pelota, il Gruppo Norte per poi scendere fino ai bagni della regina attraversando la foresta ed il fiume (consigliamo comunque di non scendere troppo oltre le cascatelle dato che non c’è quasi più nulla da vedere).

Dopo due ore e mezzo di visita usciamo e ritorniamo verso Palenque città a fare rifornimento di cibo dato che ci aspetta un viaggio impegnativo. Lo Ste, vista la serata precedente, ha già 'finito le batterie' e resta in macchina a poltrire mentre io vado a farmi preparare dei buonissimi tacos da portar via. Mi faccio mettere sopra di tutto e faccio finta di non sentire quando mi appellano col termine, non proprio amichevole, di ‘gringa’; ma l’importante è uscire con la pappa, per un totale di 20 MX$ (1,50 eur); altra tappa in un market a integrare bibite, biscottini e salatini, per altri 37 MX$, e finalmente alle 11:00 iniziamo il viaggio, che già da subito sembra interminabile: la strada è una statalona deserta.

Lungo il tragitto non si può purtroppo fare a meno di sterminare una miriade di farfalle gialle e azzurrine che sono dappertutto e ci svolazzano di continuo davanti la nostra macchina. La radio non va, lo Ste ronfa, il condizionatore è al massimo ma sto grondando di sudore (anche se approfitto del sonno dello Ste per ‘spararmi’ in faccia pure la sua bocchetta dell’aria, eh eh); insomma il viaggio è proprio noioso e l’unico pathos è dato dall’evitare dei geki che saltuariamente attraversano la strada. Dopo quasi quattro ore finalmente fa capolino la costa, il mare e le indicazioni per Campeche. Passiamo vicino al sito di Edzna, che potrebbe pure interessare, ma è inutile dire che siamo stanchi, accaldati e soprattutto smaniosi di arrivare all’hotel di Campeche!!

Eh si, in questo viaggio ci siamo fatti tentare e abbiamo prenotato un Luxury hotel, ben 100 euro a persona ma dalle foto viste su internet (e anche dal consiglio dell’agente viaggi) dovrebbe meritarli tutti; per una notte faremo i VIPS!!

Arriviamo finalmente a Campeche alle 16:00 e dopo l’orrenda città di Palenque questa  si rivela una piacevolissima sorpresa: è racchiusa dentro le mura antiche ed è coloratissima, con edifici bassi e ordinati lungo una scacchiera di stradicciole a senso unico. Capiamo subito perché sia riconosciuta come patrimonio dell’UNESCO (e pensare che all’origine era un piccolo villaggio Maya chiamato ‘la zecca delle pecore del dio sole’). Lo Ste inizia ad animarsi e io non so più dove guardare ma uno scopo ci accomuna: trovare il nostro Luxury Hotel Puerta de Campeche!!

Il caldo e la stanchezza ci ottenebrano un po’ la mente e non subito capiamo che forse, come richiama il nome, l’hotel è vicino ad una ‘porta’ della città; dopo essere ritornati un paio di volte sulle stesse strade, parcheggiamo alla meno peggio nelle vicinanze del nostro hotel.

A questo punto della nostra avventura in Messico la nostra auto comincia a fare un poco schifo.. odori di condimenti vari arrivano dai tappetini, dove si trovano gli ultimi residui dei tacos, di patatine al chili, ketckup e briciole di biscotti al cioccolato. Noi non siamo messi molto meglio; mi scollo i capelli sudaticci dalla fronte cercando di darmi una parvenza decente, mentre noto le chiazze di sudore varie sulla maglietta super stropicciata dello Ste.... Trasciniamo giù i nostri borsoni e borsette di plastica varie con gli avanzi di cibo sparpagliati quà e là (se fossimo in Italia in qualche nostra bella città saremmo squadrati e scambiati per rom....). Con cotanta ‘eleganza’ ci presentiamo dopo pochi metri davanti ad una targa dorata che riporta il nome dell’hotel e la dicitura Luxury Hotel Collection. La porta è quella dell’Hacienda Puerta de Campeche e si apre su un’enorme e fresca hall dove una sorridente ed elegante receptionist ci accoglie per il check-in. Mentre mettiamo giù le sacche un cameriere ci da in mano due freschissimi cocktail di benvenuto mentre un altro ci prende borse e sacchetti facendoci cenno di seguirlo.

L’hotel è un ex convento del XVII secolo con quindici camere; è fatto a quadrilatero con al centro un curatissimo giardino ed una piscina interna che va all'esterno racchiusa da un muretto in sassi con tanto di amache dondolanti sopra di essa. La nostra stanza è grandissima, un enorme letto bianco pieno di cuscini di dimensioni diverse con petali di rosa sparsi sopra. Al centro stanza si trova un tavolino in mogano con un bellissimo vassoio colmo di frutta e una comodissima amaca bianca che divide la stanza in due. Di fronte al letto c’è un mobile enorme con uno stereo ultracompatto ed un TV Sony 32”. Ci adeguiamo subito al tono VIP della circostanza e non volendoci tuffare sporchi sul letto andiamo prima a farci una bella doccia ristoratrice. Anche il bagno è un qualcosa di spettacolare: una grande porta centrale separa il lavabo per ‘lei’, alla destra, con un muro che nasconde un’enorme doccia con tanto di luce alogena, ed il lavabo per ‘lui’ alla sinistra, con un muro speculare che nasconde il water, il tutto in elegante marmo rosa. Anche qui petali di rosa sparsi quà e là. Ovviamente ci sono tutte le creme e lozioni possibili, anche quelle abbronzanti e contro le zanzare.

Dopo una rigenerante doccia con sottofondo di musica internazionale proveniente dallo stereo ci infiliamo i morbidi accappatoi e ci sediamo attorno al tavolino a mangiarci un pò di frutta, che dopo tante schifezze mangiate in auto è un toccasana per lo stomaco. Mentre ci stiamo gustando la merenda con vista giardino tropicale il cielo improvvisamente si oscura e inizia a diluviare!! Motivo in più per restare a gustarci questa meravigliosa camera e così ci deponiamo morbidamente sul lettone e, abbracciati ai vari cuscini, ci addormentiamo.... per risvegliarci.... esattamente... alle 21:30!!!! Non è possibile!?! Va bene ammortizzare il costo della stanza, ma almeno uscire per la cena!!! Soprattutto visto che la abbiamo saltata anche la sera precedente!! A velocità stratosferica ci vestiamo ed usciamo mentre sta ancora piovendo; per fortuna che in stanza c’è un enorme ombrello a disposizione degli ospiti!

La nostra preoccupazione ora è di trovare ancora qualche cosa di aperto, soprattutto quel ristorantino specializzato nei gamberoni al cocco che ci era stato consigliato, ma che purtroppo a quest’ora (22:15 circa) troviamo chiuso! Accidenti all’ora tarda! Parcheggiamo quindi nella piazza centrale, entriamo nel primo locale illuminato che troviamo, e ordiniamo il pan di cazon, altra specialità locale e che, a dispetto del nome, è un pesce, il pavone di mare, cucinato con tortillas, fagioli e salsa di pomodoro. Paghiamo 220 MX$ (17 eur), non pochissimo per una cena discreta ma non eccezionale. In più il cameriere ha cercato furbescamente di darci 100 MX$ in meno di resto ma gli è andata male....

Dopo qualche passo per digerire, torniamo verso il nostro Luxury anche perché non c’è molto da vedere a quest’ora e non c’è molta gente per le strade. Scopriremo poi l’indomani mattina che la sera non si va a ‘vascheggiare’ in centro come si usa da noi ma sono tutti sul vivace lungomare dove c’è una lunga passeggiata da fare tra bancherelle e gente.. pazienza, sarà per la prossima volta.... 

Altra cosa che ci siamo persi: il martedì, venerdì e sabato c’è lo spettacolo di luci e suoni nell'incrocio tra la 18 strada con la 59 alle 20:30.... acc....!!

www.campechetravel.com.mx

Hotel Deliz Eur 22,00/notte/persona - www.hoteldebliz.com.mx

Hacienda Puerta de Campeche Eur 106,00/notte/persona www.starwoodhotels,com/luxury