AVVENTURA A KOLEM JAA

Venerdì 12 agosto: sveglia alle 7:30, solita colazione abbondante e alle 9:00 siamo in macchina verso lo stato del Tabasco dove ci aspetta la parte più avventurosa ed eccitante del nostro viaggio, ovvero l’eco turismo di Kolem Jaa. Appena fuori S. Cristobal ci fermiamo ad un mini-market ed acquistiamo provviste per il viaggio, ovvero banane, biscotti, cracker, dei piccoli croissant e bevande per la non particolarmente esosa cifra di 40 MX$ (circa 3 eur), quindi iniziamo il viaggio. Non so bene come 'inquadrare' questo trasferimento, tanto affascinante quanto massacrante, ma diciamo che mi sono messa alla guida, 220 km o meglio 5 ore di saliscendi lungo foreste e villaggi, curve e topes, bimbi e cani, capre, cavalli e braccianti, fortuna che lo Ste non soffre la macchina perché continuavo a frenare, accelerare e curvare, su e giù.... Come si muoverà tutta la gente che incontriamo in questi sperduti villaggetti? Probabilmente le loro giornate saranno tutte simili le une alle altre... Persa in queste riflessioni, nel momento in cui si pensa che non è più finita, che non arriveremo più, e non ce la facciamo più di questa strada, si incomincia ad intravedere qualche palma e l’indicazione della città di Teapa. Facciamo benzina (150 MX$ - 12 eur), attraversiamo l’intricata cittadina e seguiamo le indicazioni prima per Tacotalpa e poi per Tapijulapa fino a che, come un miraggio, iniziano i cartelli con la scritta Kolem Jaa.

Ora la strada è diritta e piana ma siamo praticamente in mezzo alla giungla! Arriviamo in un prato dove c’è una baita in legno e parcheggio. Sono le 14:00, facciamo il check-in e con un walkie talkie viene chiamata una motolancia che arriva dopo una decina di minuti nel fiume sottostante. Appena imbarcati ci passa la stanchezza! Dove ci porteranno? Lungo il tragitto ci fanno vedere una cascata, effettivamente Kolem Jaa significa acqua che corre. Attracchiamo e un indigeno ci aiuta a portare i borsoni attraverso la scalinata in legno che sale verso un altro check-in. Veniamo accompagnati verso la nostra cabaña e, ragazzi, siamo al settimo cielo!

Il posto è stupendo, immerso tra vivacissimi fiori e vegetazione lussureggiante. Abbiamo tre grandi finestroni in camera che possiamo lasciare aperti, solo con la zanzariera, e non si vede altro che il verde delle piante e l’azzurro del cielo e l’unico rumore che si sente è lo scroscio del fiume e gli uccelletti che cinguettano!

Ovviamente c'è gradita presenza di tutti i comfort che noi turisti ben apprezziamo come ventola, aria condizionata, macchinetta del caffè... ma alla camera penseremo dopo, ora bisogna andare in esplorazione del luogo! Torniamo quindi alla reception dove mi informo se ci sono mosquitos. Dopo avermi risposto qualche cosa in spagnolo il tizio finisce la frase con un interrogativo ‘tirolesa??’ al che io e lo Ste ci guardiamo e rispondiamo ..ok tirolesa.. insomma nel giro di 5 minuti eravamo imbragati con tanto di cordini, moschettoni e due bei guantoni da cantiere, e seguivamo tre ragazzi abbigliati come noi nel fitto della vegetazione. Dicesi Tirolesa la Zip Line , ovvero discesa agganciati su una fune: ti attaccano con il moschettone ad una fune di acciaio inclinata verso il basso dove scivoli ed il guantone serve per frenare alla fine con la mano. La Tirolesa è veloce e divertente ma di durata piuttosto breve, comunque un buon stuzzichino. Dopo aver provato la prima avventura ci fanno pranzare anche se solo le tre del pomeriggio: riso, spezzatino, fagioli e agua (una specie di succo di frutta); poi Victor, un ragazzo del posto, ci accompagna ad un escursione a cavallo. Mentre noi trottiamo lui suda come in pazzo dato che ci segue in mountain bike e ci spiega un po’ della vegetazione locale, ci mostra gli animali, i cerbiatti, i fiori, le farfalle.. Eh si, il posto è veramente sbalorditivo.

Il sole comincia a scendere e noi ci avviamo verso la nostra capanna mentre mentalmente io cerco di memorizzare tutti i posti dove dovremo tornare l’indomani per fare delle foto! Appena arrivati in camera bussano alla porta. Io sono già bella in relax stesa sul letto e lo Ste va ad aprire. Un cameriere chiede a che ora volevamo cenare e se preferivamo stare in camera o andare a mangiare al ristorante. E qui lo Ste ha dato il suo massimo: due risposte su due sbagliate!! Orario cena: le 19:00 (notare che avevamo pranzato alle 15:00 e che a casa normalmente ceniamo per le 20:30); Luogo: ovviamente non nella nostra camera, sia mai che facciamo una cenetta romantica..., si va al ristorante a socializzare!!

Alle sette meno cinque, senza fame, ci avviamo verso l'area mensa e quando arriviamo al ristorante notiamo che siamo solo noi e due camerieri dall’aria un po’ imbronciata. Sarà troppo presto? Chiediamo dove sono gli altri e ci rispondono che tutti hanno preferito cenare in camera...

Nel giro di un quarto d’ora ceniamo, i miei occhi proiettano dardi infuocati verso lo Ste e le sue ideone. Per rientrare facciamo un giro un po’ più lungo, in fondo sono solo le sette e mezzo, non abbiamo nemmeno le carte da gioco, cheffamo??  Beh, per farla breve siamo stati quasi due ore a zonzo per la tenuta; è stata una passeggiata nella notte rischiarata da qualche faretto e soprattutto dalla luna, con i rumori degli animali notturni, delle scimmie urlatrici dei rospi e dei leprotti che ci passavano accanto. Siamo veramente beati e appagati e quasi quasi non picchio nemmeno più di tanto lo Ste per il pasticcio che ha combinato...

www.kolemjaa.com (Euro 99,00 notte/persona per 2 notti pensione completa incluse attività fatte)