Pattaya experience:
Fiò:
Finalmente siamo arrivate al nostro albergo a Pattaya!! Siamo al settimo cielo dopo
esserci tolte i vestiti penosamente infradiciati al corpo! Ci siamo 'docciate' e
quasi strappate i capelli/treccine quando abbiamo scoperto di aver pagato la
camera praticamente 10.000 lire.
In meno di mezz’ora siamo pronte per andare a cenare in un posto molto chic, il Thay House Restaurant, con tanto di spettacolo, assieme al fratello di Marina, sua moglie e gli altri due amici con le rispettive compagne Thay. Ci accingiamo alla romantica cenetta ben vestite e truccate per coprire gli impietosi segni del lungo viaggio (in fondo siamo in viaggio da 7+4+.. un casino di ore!!). Unico problema: come raggiungeremo il locale in centro distante una decina di km?? Vista la freschezza delle nostre eroine si è deciso di noleggiare una motoretta con le marce: veramente penoso.. Convinta a mettermi mio malgrado il casco spiatta-treccine, cambiarmi i sandali a tacco alto con scarpe da ginnastica e la minigonna, vengo erudita su frizione-cambio-marce-accelleratore-frenooo, e dopo aver inforcato prima le scale della hall e travolto poi tre innocenti del posto, partiamo tutti in allegria verso il ristorante! Ognuno con dietro sul sellino la sua dolce metà. Beh più o meno dolce.. vero Mariù?? ;)
La
guida sulla motoretta Thay è stata troppo divertente! Qui vige la legge.. ehm
legge è un parolone.. diciamo che chi suona più forte e si butta in mezzo al
marasma ha la precedenza.. e noi, svelti a spogliarci delle convenzioni della
civilizzata Italia, in meno che non si dica ci adeguiamo!
Arrivati
al ristorantino proviamo tutti i piatti della cucina Thay (continuando a dire
‘no spicy please’) ed alla fine ci lanciamo pure nelle danze, coinvolte da
tanto folclore. Addirittura mi invita a ballare un thay-man, bella corporatura,
bei lineamenti.. solamente un po’ gay
tanto da farmi pensare che il mio sex appeal stesse scemando.. forse era stata
colpa del casco..
Mariù
nel frattempo, ammansita dal cibo e dall'atmosfera, si era lasciata andare in animata conversazione col fratello (in
casa di solito si odiano cordialmente..)
La serata si conclude con una passeggiata in centro fra negozietti, pub, banchetti con invitanti stuzzichini di vermi e scorpioni caramellati e qui le nostre eroine erano finalmente apprezzate per ciò che erano e quindi contese a destra e manca da baldi giovinotti, ovvero (..sigh) venditori con interesse puramente economico..