Giorno 4 - Gita
all’isola di Wasini
Sabato
31 luglio:
Ed eccoci alla prima alzataccia
‘pre-safari’… tanto prima o poi dovremo abituarci!! Oggi è prevista la
gita al parco marino di Wasini contrattata con David due giorni fa. Alle sei
puntuali, sotto ad un limpido cielo stellato, siamo alla sbarra in attesa di
David e dei suoi. Arriva un pulmino.. ci avviciniamo, ma il mezzo prosegue.. non
sono loro…… Dopo altri “falsi arrivi” alle sei e venti siamo ancora lì
ad aspettare e mugugnare quando finalmente arrivano. C’è Moses, autista “di
mondo” come avremo poi modo di constatare e altri due tizi, ma non David. Nel
pulmino ci sono anche una coppia di tedeschi, padre attempato e figlioletto
seienne, simpatici a prima vista, un po’ più pesanti alla seconda, ed
insopportabili a fine viaggio.
Dopo qualche km il pulmino si ferma
(per la colazione pensiamo noi!), ci fanno scendere e con qualche giro di parole
ci vengono infine chiesti più soldi di quelli pattuiti. Lì inizia un po’ di
baraonda e la lite decolla quando chiediamo che ci portino a fare colazione come
stabilito con David; non ne vogliono proprio sapere. Alla fine il prezzo resta
quello concordato ma ci paghiamo la colazione, ben 4 dollaroni in sei (una
cavolata per noi però è il principio che vale!!!!)!!. A questo bell’inizio
si aggiunge la pioggia, la Ele che sente il mal di motore (abbiamo constatato
che dalla bici in su qualsiasi mezzo di trasporto le fa venire le nausee..), il
rubicondo tedescone che continua a parlarci nella sua incomprensibile lingua e a
ridere a squarciagola… insomma il nostro umore non è esattamente come quello
di una scolaresca che si accinge alle vacanze estive e stiamo tutti sprofondati
in cupo silenzio (tranne il tedescone ovviamente, eh eh).
Fuori il paesaggio scorre tra piccoli villaggi immersi nel verde, scorci di vita con bimbi che giocano, e pure un gruppo che sta ‘braccando’ delle galline, donne variopinte che camminano con le loro gerle.. Dopo un’ora e mezzo arriviamo al molo. Noleggiamo 2 maschere ed 1 pinna a 4 euri (ed anche queste dovevano essere incluse, grr..) e si sale in barca. Il motore fa fatica a partire e noi assistiamo divertiti ai vari tentativi di accensione (manca solo che restiamo qui…) ma piano piano il mezzo si avvia e alla folle velocità di 4 nodi molto ond..ulati partiamo.
Dopo un pò
ci dimentichiamo delle disavventure mattutine: ci sono..
i delfini!! Lì, vicini
alla barca, liberi!! In coppia e spaiati, bellissimi!! Dopo un paio di giri per
farceli rimirare ben bene si torna sui nostri passi, o meglio sulle nostre onde,
verso il parco marino. Circumnavighiamo l’isola di
Wasini (P.S.: l’ASC in
questa stessa escursione ed al doppio del prezzo ti porta solamente davanti
all’isola!) osservando il colore del mare che cambia dal blu intenso al
turchese mano a mano che digrada verso la costa. L’ondulazione della barca
intanto aumenta finché l’elica del motore si incaglia in qualche cosa, e il
motore, che finalmente aveva cominciato e girare bene si inceppa e si spegne.
Ordinaria amministrazione, siamo in Africa, “pole pole” tutto si sistema!!
Fintanto che i nostri capitani
districano le radici impigliatesi nella pala e provano a riavviare il motore
l’imbarcazione ondeggia di qua e di la… e dal mio stomachino iniziano a
risalire tutti e 4 gli euro della colazione e parte della cena della sera
precedente. Anche la Ele non ha il solito colorito fiorito delle sue belle
guanciotte rosee ma la sua espressione assente rivela che aveva già preso la
sua ‘droga’ arrivando quasi alla pace dei sensi.
Prima che a causa mia cambiasse la
colorazione dell’oceano si riesce a ripartire e sempre accompagnati dai
delfini ci tuffiamo a fare snorkeling
vicino ad una bianca isoletta che a poco a poco verrà ricoperta dalla marea.
Momento di panico; la maschera a noleggio mi è grande, entra acqua…..mi
sembra di aver già vissuto la scena!! Lo Ste mi dà della ‘stordita’.
Franco mi presta la sua, la Ele me la sistema amorevolmente e finalmente riesco
a cacciare la testa sott’acqua e nuotare. Evviva!!
Il paesaggio marino è
particolarmente generoso:
pesci pagliaccio, pesci farfalla, pesci tigre, enormi
stelle marine e spugne nonché
coralli di tutti i tipi (per le nomee dei pesci
si ringrazia Franco ed Ele, provetti sub; io e lo Ste abbiamo visto solo molti
bei pesciotti colorati!). Dopo essere risaliti in barca ci dirigiamo verso
l’isola di Wasini vera e propria per il pranzo. Sbarchiamo di nuovo con lo
stomaco un pò in subbuglio e saliamo al ristorante terrazzato dove tutta la
tavola è addobbata con fiori e petali gialli e fucsia!! Il panorama e
soprattutto il menù ci fanno passare tutti i possibili malesseri. Si inizia con
l’antipasto di crocchette di ceci e cipolla fritti su olio di cocco. Gnam.
Primo piatto di riso dolce, cotto nell’acqua di cocco con una cremina
strepitosa sempre al cocco e pomodoro. Pezzo forte (e il più divertente da
mangiare) il granchio che deve essere aperto abbattendo più o meno
violentemente sulla corazza e le chele un pestello in legno, tipo matterello!
Schizzi a parte il contenuto è delizioso, Rignam!! Figurarsi cosa non è volato
tra getti e pezzi di corazza!! (io avevo l’odiato tedeschino seduto alla mia
sinistra che infieriva sul povero cadavere di crostaceo.. e se io schizzavo un pò
di granchietto, dalla parte sua mi arrivavano schegge intere di chele!!).
Si continua poi con triangoli di pane morbido africano con alghe cotte (buone!) e chili piccante, quindi pesce dentato e patate al pomodoro. Per finire il dessert di frutta tropicale e caffè con zollette rosa di cocco. A questo punto nemmeno il figlioletto del tedescone che, finito di schizzare cibo, tocca qualsiasi pietanza e soprammobili sotto lo sguardo benevolo (!?) del padre riesce a toglierci il sorriso soddisfatto e satollo. Finito il pranzo veniamo condotti al villaggetto adiacente dove i bimbi si accalcano festosi e speranzosi di qualche bon bon o penna.
Ritorniamo verso
le 18.00 con Moses che nel frattempo si è fatto un bel pisolino e durante la
traghettata per attraversare il fiume riesce a farsi tamponare da un’auto
finendo però con una risata, riesce a “tener buone relazioni” con la
polizia keniota ed infine abbordare e scambiare i numeri di telefono con due
negrette.. Nell’ultimo km di strada si fermerà pure a caricare un’amica..
molto carina, l’amica.. Siamo veramente soddisfatti della giornata ma il
pensiero vola diritto verso il safari che inizierà domani mattina!! Andiamo in
camera a preparare la sacca con qualche cambio per i prossimi 5 giorni!
Magliettine zebrate ‘attira predatori’ e via!! Per la serata, tanto per
cambiare, non c’è niente di organizzato in hotel ma chi se ne importa?!? A
letto presto che domattina è il grande giorno!