Giorno 9 - fine safari
Giovedì
5 agosto:
Alle 5:00 siamo già a fare
colazione, bisogna arrivare per primi alla jeep per prenderci i posti
davanti e parlare subito all’autista. 'Ghe penso mi!!!' Gli faccio un sermone
basato sul fatto che gli altri hanno visto più animali di noi e che non siamo
stati contenti dei safari precedenti.. e lui risponde che è solo questione di
fortuna. Quando arrivano gli altri la maestrina insiste ed ottiene di sedersi
come al solito in fianco all’autista e Franco finisce dietro con la coppia.
Si parte alle 6:00 per il primo
safari. L’alba è mozzafiato. Vediamo in lontananza una mongolfiera che si
muove molto vicina al suolo e che avrà sicuramente una vista eccezionale. Il
costo di un giro è di circa 500 euro a testa.. Li vicino c’è anche un lodge
per soli giapponesi (eh si anche qui.. pochi, ma ci sono) che pagano circa 1000
$ a notte; noi ipotizziamo che per quella cifra invece di avere le gazzelle e le
zebre in giardino come da noi, loro abbiano leoni e leopardi addestrati che gli
fanno le fusa ai piedi del letto. Il secondo ed ultimo safari è dopo colazione,
dalle 10:30 alle 12:30. Assaporiamo per l’ultima volta l’aria della savana
sul viso e questo panorama infinito anche se di animali non v’è traccia. Come
gran finale ci portano dove sguazzano gli ippopotami.
Saluti all’autista con mancia 0 da
parte di Franco ed Ele, 5 dollari da parte di Ste (“Good driving but bad
hunting..”) e Fiò (litigando da parte mia che erano troppi) e ben 10 dollari
dai tre facoceri (pure taccagni!).
Pranziamo
per l’ultima volta nel bellissimo camp e diciamo bye bye ai gatti, gazzelle,
zebre e babbuini del giardino. Si torna sulla costa. Alle 14:30 ci imbarchiamo
nel solito bimotore da battaglia (io ed Ele ci eravamo ben drogate.. nanne per
un’ora di volo) e atterriamo su un verde praticello sempre di proprietà ASC.
Da qui ci riportano tutti al Paradise di Shanzu e ci lasciano soli
all’ingresso con i nostri bagagli. Panico.. noi dobbiamo andare alla
bellissima
Watamu.. avevamo già rischiato prima di restare a Shanzu!!
I dubbi iniziano a serpeggiare
soprattutto quando la nostra amica Giulia trova lì il fratello che doveva
essere a Watamu da ben tre giorni e che invece era stato ‘parcheggiato’ lì..
Per fortuna dopo un’ora di
congetture, richieste alla reception, controllo nella stanza bagagli che
non ci fossero le altre valigie destinate a Watamu .., arriva un pulmino super
moderno (si.. negli anni 40…) con molti meno posti di quanti fossimo noi.
Hakuna Matata!!
Sistemati i bagagli per terra, come
per magia dal corridoio centrale spuntano dei sedili senza schienale
permettendoci di incastrarci tutti, e così ben compattati si parte! Il mezzo ha
qualche difficoltà a tenere il minimo del motore dando ogni tanto qualche segno
di cedimento nel tenere i giri... Ad una media di circa 40 km orari veniamo ad
un certo punto sorpassati da un camion che fa un rientro piuttosto brusco
spigolandoci e tranciando di netto lo specchio laterale.
Hakuna Matata!!
Ci si ferma per un controllo dei
danni e con difficoltà dopo qualche “finta” si riparte. Al primo dosso i 40
km orari diventano 20 e poi c’è il crollo. Ci ritroviamo in mezzo alla strada
fermi sul dosso, al buio ed a fari spenti.
Hakuna Matata!!
Dopo aver urlato all’autista di
accendere almeno i fari si riparte sempre più a fatica. Dopo un altro paio di
pause di riflessione del motore lungo il ritorno (ormai facevamo la hola
ogni volta che riprovava a partire) arriviamo finalmente alle 20:30 al
Watamu
Beach Hotel. Jambo!! Bacio del terreno, check-in ed assalto al Buffet!!
E che buffet!! Nessun paragone con
quello dello Shanzu. Zuppa e pasta per iniziare (pure la matriciana e la
carbonara, buone!!), supreme di verdure crude e cotte, delizie di carni
alla griglia e al forno e squisitezze di dolci vari, mousse, gelatine e budini
di tutti i gusti. Con in più i formaggi, stagionati e non, serviti dal
cameriere. Eh si, dopo tanta fatica quale posto migliore per ritemprare lo
spirito!!